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Loafers, loungers, and malingers of the world, this is your manifesto. Though it may sound like little more than a slacker's bill of rights, Paul Lafargue's The Right to Be Lazy is actually a carefully considered philosophical defense of a life free of the demands of labor that is carried out purely in the service of capitalism. The thinker was true to his belief system, dying in a joint suicide pact with his wife (who happened to be Karl Marx's daughter) at the age of 69 to avoid burdening his family.
lquilter: If you like "The Right To Be Lazy", perhaps you would enjoy reading to your children (and for yourself), "The Story of Ferdinand", by Munro Leaf -- a children's picture book about a bull who doesn't want to fight, but just wants to sit under a tree and enjoy nature. If you liked reading Ferdinand to your kids, maybe you'd also like spending some time with the classic pro-relaxation theoretical work of Lafargue, who argues that relaxation and creativity, not work, are the true engines of human development. Down with the corporate-capitalist-entertainment complex! Up with the enjoyment of life, bread, and roses!… (altro)
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Paul Lafargue era un bastardo. O almeno così amava definirsi lui: il nonno, originario della provincia di Bordeaux, si era stabilito a Santo Domingo dove aveva sposato una mulatta, mentre suo padre aveva trascorso la gioventù a New Orleans e aveva sposato un'ebrea francese. Il mestiere di Lafaegue fu… il rivoluzionario. Cosa fa un rivoluzionario direte voi? Mah, per farla breve fa cose di questo tipo: ricostituisce nel gennaio 1871 la già soppressa sezione dell'Internazionale a Bordeaux; nell'aprile, con l'instaurazione della Comune di Parigi è incaricato di collaborare agli sviluppi della rivoluzione nella provincia; sfugge a vari arresti, scappa nei Pirenei (prima a Saint-Gaudens e a Luchon) a Huesca dove viene arrestato su segnalazione del governo francese l'11 agosto. Appena liberato cura - per passione - traduzioni in francese dell'Antidühring di Engels e l'edizione spagnola del I volume de Il Capitale di Marx. Quando gli rimane tempo scrive qualcosa di suo e magari, paradossalmente, gli rimane anche il tempo per dedicarsi al più importante diritto: la pigrizia! Si, perché la pigrizia è un diritto... Il diritto alla pigrizia è un libretto “piccolo piccolo”, di quelli che si leggono durante un viaggio in metro. Leggerlo mentre si va a lavoro però risulta paradossale… perché? Perché questo pamphlet è scritto con un’unica motivazione: andare contro il lavoro, anzi contro “l’amore per il lavoro”, quello strano fenomeno che Lafargue definisce una follia che si è impossessata di tutto e di tutti. Il lavoro, così come vuole una buona tradizione anarchica, non solo non nobilita l’uomo ma risucchia tutte le energie vitali dell’individuo e della sua progenie. Infatti a ben vedere cosa hanno fatto i vertici della società politica e morale? Hanno definito il lavoro come edificante dello spirito umano… un ossimoro, secondo Lafargue. Il lavoro ha conseguenze spaventose per una società perché non è ciò che rende produttivo il contenitore sociale ma è ciò che lo livella inserendo tutti in delle restrittive e superflue categorie. Lo stile è sempre quello, un po’ marxista e un po’ anarchico; poche idee ma ben confuse. Lo sdegno per il lavoro che Lafargue qui dimostra però - lo si deve dire - suscita simpatia. Quello che lascia un po’ così, diciamo pure perplessi è perché non aggiungere altre venti paginette a questo quasi–opuscolo nelle quali esporre, anche solo filosoficamente - si capisce, una valida o concepibile alternativa. W la revolution, ma intanto ci becchiamo la devolution. ( )
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
" Paresseux en toutes choses, hormis en aimant et en buvant, hormis en paressant" Lessing
Let us be lazy in everything, except in loving and drinking, except in being lazy.--Lessing (pg.9)
Dedica
Incipit
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M. Thiers, dans le sein de la Commission sur l'instruction primaire de 1849, disait: "Je veux rendre toute-puissante l'influence du clergé, parce que je compte sur lui pour propager cette bonne philosophie qui apprend à l'homme qu'il est ici-bas pour souffrir et non cette autre philosophie qui dit au contraire à l'homme: "Jouis"." M. Thiers formulait la morale de la classe bourgeoise dont il incarna l'égoïsme féroce et l'intelligence étroite.
A DISASTROUS DOGMA-- A strange delusion possesses the working classes of the nations where capitalist civilization holds its sway. This delusion drags in its train the individual and social woes which for two centuries have tortured sad humanity. This delusion is the love of work, the furious passion for work, pushed even to the exhaustion of the vital force of the individual and his progeny.--(pg.9)
Citazioni
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Nature designed her in all her organization to be the servant of man, just as the odious god of the Jews and Christians marked out the race of Ham for slavery.--[The Woman Question, pg.117]
Ultime parole
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Le rêve d'Aristote est notre réalité. Nos machines au souffle de feu, aux membres d'acier, infatigables, à la fécondité merveilleuse, inépuisable, accomplissent docilement d'elles- mêmes leur travail sacré; et cependant le génie des grands philosophes du capitalisme reste dominé par le préjugé du salariat, le pire des esclavages. Ils ne comprennent pas encore que la machine est le rédempteur de l'humanité, le Dieu qui rachètera l'homme des "sordidoe artes" et du travail salarié, le Dieu qui lui donnera des loisirs et la liberté.
Laborers of all crafts, you who toil so hard to create your poverty in producing the wealth of the capitalists, arise! arise! Since the buffoons of parliament unfurl the Rights of Man, do you boldly demand for yourselves, your wives and children the Rights of the Horse.--[The Rights of the Horse pg.164]
Dati dalle informazioni generali francesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Le texte a été publié une première fois en 1880 et une seconde, dotée d'un avant propos, en 1883
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico
▾Riferimenti
Risorse esterne che parlano di questo libro
Wikipedia in inglese
Nessuno
▾Descrizioni del libro
Ethics.
Politics.
Nonfiction.
HTML:
Loafers, loungers, and malingers of the world, this is your manifesto. Though it may sound like little more than a slacker's bill of rights, Paul Lafargue's The Right to Be Lazy is actually a carefully considered philosophical defense of a life free of the demands of labor that is carried out purely in the service of capitalism. The thinker was true to his belief system, dying in a joint suicide pact with his wife (who happened to be Karl Marx's daughter) at the age of 69 to avoid burdening his family.
Il diritto alla pigrizia è un libretto “piccolo piccolo”, di quelli che si leggono durante un viaggio in metro. Leggerlo mentre si va a lavoro però risulta paradossale… perché? Perché questo pamphlet è scritto con un’unica motivazione: andare contro il lavoro, anzi contro “l’amore per il lavoro”, quello strano fenomeno che Lafargue definisce una follia che si è impossessata di tutto e di tutti. Il lavoro, così come vuole una buona tradizione anarchica, non solo non nobilita l’uomo ma risucchia tutte le energie vitali dell’individuo e della sua progenie. Infatti a ben vedere cosa hanno fatto i vertici della società politica e morale? Hanno definito il lavoro come edificante dello spirito umano… un ossimoro, secondo Lafargue. Il lavoro ha conseguenze spaventose per una società perché non è ciò che rende produttivo il contenitore sociale ma è ciò che lo livella inserendo tutti in delle restrittive e superflue categorie. Lo stile è sempre quello, un po’ marxista e un po’ anarchico; poche idee ma ben confuse. Lo sdegno per il lavoro che Lafargue qui dimostra però - lo si deve dire - suscita simpatia. Quello che lascia un po’ così, diciamo pure perplessi è perché non aggiungere altre venti paginette a questo quasi–opuscolo nelle quali esporre, anche solo filosoficamente - si capisce, una valida o concepibile alternativa. W la revolution, ma intanto ci becchiamo la devolution. ( )