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Risultati da Google Ricerca Libri
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E' il primo che leggo di Murakami, scoperto sfogliandolo in libreria: trovo la sua scrittura delicata e piacevole senza essere eccessivamente "orientale", sono curioso di passare ad altri sue opere per vedere se si conferma l'impressione positiva. Aggiornamento: impressione confermatissima, ora che sono a quota quattro dei suoi libri letti. ( )
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On October 4, 1957, the Soviet Union launched the world's first man-made satellite, Sputnik I, from the Baikanor Space Center in the Republic of Kazahkstan. Sputnik was 58 centimeters in diameter, weighed 83.6 kilograms, and orbitted the earth in 96 minutes and 12 seconds.   On November 3 of the same year , Sputnik II was successfully launched, with the dog Laika aboard. Laika became the first living being to leave the earth's atmosphere, but the satellite was never recovered, and Laika ended up sacrificed for the sake of biological research in space.
-From The Complete Chronicle of World History
Dedica
Incipit
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In the spring of her twenty-second year, Sumire fell in love for the first time in her life.
Citazioni
Però, se mi è concessa un'osservazione banale, in questa vita imperfetta abbiamo bisogno anche di una certa quantità di cose inutili. Se tutte le cose inutili sparissero, sarebbe la fine anche di questa nostra imperfetta esistenza.
… quando la luna se ne sta sconsolata nel suo angolino a oriente come un vecchio rene sciupato.
Era una di quelle piogge quiete ma incessanti che in primavera oscurano e impregnano di umidità la terra, risvegliando dolcemente gli istinti delle infinite creature senza nome che la popolano.
«Ogni ragionamento o teoria che spiega tutto in modo troppo esauriente, nasconde una trappola. … se c'è qualcosa che può essere spiegato con un solo libro, forse non merita spiegazione. Insomma, quello che voglio dire è che è meglio non affrettarsi a tirare troppo presto conclusioni».
Cominciai a non abboccare più a tutte le cose che mi dicevano. L'unico spazio nel quale esprimevo un entusiasmo incondizionato era quello dei libri e della musica. E così, come forse era inevitabile, ho finito col diventare una persona piuttosto solitaria.
Mise in bocca un'oliva, con le dita ne prese il nocciolo e lo gettò nel portacenere, con grazia, come un poeta che aggiunge una virgola a un sonetto.
La sua camicia bianca aveva una grande macchia di sudore sulla schiena. Una macchia espressiva, che sembrava volesse dire qualcosa.
Guardando il cielo dall'alto della montagna, la luna appariva incredibilmente vicina, e priva di grazia. Una grossolana sfera di pietra, la cui pelle era corrosa dall'impietoso scorrere del tempo. Le ombre sinistre dalle forme più varie che ne ricoprivano la superficie erano le cellule cieche di un cancro che allungava i suoi tentacoli verso il tepore della vita. La luce della luna distorceva i suoni, dissolveva i significati e seminava dubbi.
«Io non sono uno che porta rancore così, senza ragione». … «Forse perché non ti aspetti mai molto dagli altri».
Perché dobbiamo tutti restare soli fino a questo punto? pensai. Che bisogno c'è? Con tutte le persone che vivono su questo pianeta, e se ognuno di noi cerca qualcosa nell'altro, perché alla fine dobbiamo essere così soli? A che scopo? Forse il pianeta continua a ruotare nutrendosi della solitudine delle persone?
Ma non soffrivo particolarmente per la solitudine. La consideravo normale. In fondo, tutti gli esseri sono soli. Ma quando ero all'università incontrai quell'amica, e cominciai a vedere le cose in maniera diversa. Mi resi conto che a forza di pensare in solitudine per tanto tempo, alla lunga ero diventato incapace di andare oltre il mio punto di vista. E cominciai ad accorgermi che essere soli è una cosa molto triste. Essere soli è come, in una sera quando diluvia, stare fermi alla foce di un grande fiume e guardare un'enorme massa d'acqua gettarsi nel mare.
Ultime parole
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The blood must have already, in its own silent way, seeped inside.