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Sto caricando le informazioni... The Eyre Affair: A Thursday Next Novel (Thursday Next Novels (Penguin Books)) (originale 2001; edizione 2003)di Jasper Fforde
Informazioni sull'operaIl caso Jane Eyre di Jasper Fforde (2001)
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Desideravo leggere questo libro da un bel po’: per questo ero felicissima all’idea di riceverlo, ma allo stesso tempo avevo paura di rimanere delusa. Fortunatamente, Il caso Jane Eyre si è rivelata una lettura divertente, immaginifica e assolutamente all’altezza delle mie aspettative! Sin dalle prime pagine il lettore viene catapultato in quella che è un’ucronia (ovvero un mondo in cui la storia ha seguito un corso alternativo rispetto al nostro) condita con invenzioni incredibili sempre a metà tra la scienza vera e propria e la fantasia più sfrenata. Come potrete immaginare, questo porta a sviluppi socio-politici ben diversi da quelli del nostro mondo: Fforde è bravissimo nell’introdurre i vari elementi in modo naturale, senza fare la parte del “maestrino” e senza risultare eccessivo. Un ottimo stratagemma che gli permette di delineare meglio il suo mondo, evitando l’infame infodump (ovvero la sensazione di leggere gli sproloqui di un autore sul mondo da lui creato), è l’inserimento di citazioni tratte da pseudobiblia all’inizio di ogni capitolo: interviste ai personaggi, biografie, manuali e saggi danno una sensazione di profondità e di credibilità, risultando spesso anche molto divertenti. Un concetto-cardine dell’universo di Fforde è quella che, leggendo, ho ribattezzato “follia letteraria”: in questa versione alternativa del nostro mondo, infatti, le questioni letterarie sono molto più che semplici dibattiti culturali – fanno parte della vita sociale quasi al livello di questioni di etica e morale, talvolta persino con delle sfumature religiose. Anche le arti visive ricevono lo stesso trattamento e non mi stupirei se, nei prossimi libri della serie, si scoprisse che questo vale anche per la musica, ad esempio. L’ho definita “follia” perché, anche se apparentemente sembrerebbe il paradiso, in realtà è anche un atteggiamento fautore di estremismi tutt’altro che pacifici. Diciamo che, per quanto io ami discutere di arte e letteratura, non mi farebbe affatto piacere venire picchiata perché apprezzo più una corrente piuttosto che un’altra (cosa che, in questo libro, accade). Ammetto, però, che ci sono diversi lati positivi che mi hanno entusiasmata e mi hanno fatto desiderare, per un momento, di vivere nel mondo di Fforde; un esempio su tutti, la rappresentazione del Riccardo III, vissuta direttamente dagli spettatori e incredibilmente sentita (molto simile, in un certo senso, alle odierne rappresentazioni del Rocky Horror Picture Show, come ad esempio quella del cinema Mexico a Milano). C’è da dire, tuttavia, che questo mondo può essere apprezzato totalmente solo se si ha almeno un’infarinatura di letteratura inglese, direi quella che si può ottenere con un buon professore al liceo. In questo modo si riescono ad apprezzare alcuni dei discorso e varie allusioni. E’ ovvio, inoltre, che chi ha letto Jane Eyre parte “avvantaggiato” e sicuramente si divertirà di più nel vedere certe modifiche che Fforde ha apportato… Tuttavia, le avventure di Thursday non sarebbe così piacevoli da leggere se lei non fosse una protagonista che vale la pena seguire: la nostra Detective Letteraria, infatti, è una donna molto sicura di sé, decisa e indipendente, simpatica sin dalle prime pagine. La storia è narrata principalmente dal suo punto di vista e questo ci permette di conoscerla meglio, di capire le sue reazioni e di iniziare a scavare nel suo passato; ho trovato l’approfondimento psicologico buono, anche se non eccellente. Thursday è sicuramente tridimensionale, ma in un certo senso mi è sembrato che l’autore abbia volutamente evitato di addentrarsi troppo in certi lati della nostra detective. Tuttavia, ho fiducia nel fatto che questo ottimo lavoro si approfondirà nei prossimi capitoli della saga. Inoltre, credo che questa mia impressione si sia creata anche a causa dello stile dell’autore, che è medio, piano: è perfetto, per la sua scorrevolezza e la semplicità, per descrivere, per le scene d’azione, per l’umorismo, mentre si presta meno a rendere le scene più drammatiche, o comunque riflessive. Altro personaggio che impedisce di staccarsi dalle pagine è Acheron Hades che, con un nome così, non può che essere il cattivo della storia. Assolutamente senza scrupoli, malvagio per il puro gusto di esserlo, le sue battute sono semplicemente mitiche e il compiacimento con cui porta a termine le proprie nefandezze è tale da risultare quasi comico. Si vede che l’autore spinge sull’acceleratore quando questo personaggi entra in scena: la sua caratterizzazione richiama fortemente quella dei cattivi dei cartoni animati della nostra infanzia, ovvero quegli antagonisti che non possono fare a meno di strapparci delle risate, pur ostacolando i buoni. Allo stesso tempo, però, alcune delle azioni di Hades sono tali da ridimensionare questa dimensione più comica, dandogli sfumature particolarmente inquietanti. Anche i suoi scagnozzi sono caratterizzati da questa duplicità: tra l’altro, la scena in cui li presenta mi è rimasta impressa per la sua ironia e mi ha fatto ridacchiare apertamente! I comprimari (il fratello di Thursday, suo padre, i colleghi, i già citati scagnozzi, eccetera) sono tutti molto interessanti, tratteggiati quel che basta per dargli personalità e renderli simpatici al lettore. Insomma, abbiamo un mondo fantastico, personaggi che acchiappano l’attenzione… aggiungeteci pure una trama non esente da colpi di scena e momenti di pathos (anche se è chiaro come il sole che si punta al classico “e vissero felici e contenti”), resa ancora più piacevole dalla natura quasi “episodica” del romanzo – ogni capitolo, come gli episodi di una serie tv, dà inizio e fine a certe avventure che portano, man mano, ad un avanzamento complessivo della trama principale – e avrete una lettura frizzante e fantastica, cui non vedrete l’ora di tornare.
Fforde wears the marks of his literary forebears proudly on his sleeve, from Lewis Carroll and Wodehouse to Douglas Adams and Monty Python, in both inventiveness and sense of fun. Fforde delivers almost every sentence with a sly wink, and he's got an easy way with wordplay, trivia and inside jokes. ''The Eyre Affair'' can be too clever by half, and fiction like this is certainly an acquired taste, but Fforde's verve is rarely less than infectious. A good editor might have trimmed away some of the annoying padding of this novel and helped the author to assimilate his heavy borrowings from other artists, but no matter: by the end of the novel, Mr. Fforde has, however belatedly, found his own exuberant voice. THE EYRE AFFAIR is mostly a collection of jokes, conceits and puzzles. It's smart, frisky and sheer catnip for former English majors....And some of the jokes are clever indeed. Dark, funny, complex, and inventive, THE EYRE AFFAIR is a breath of fresh air and easily one of the strongest debuts in years. Appartiene alle SerieThursday Next (1) È contenuto inÈ ispirato aHa uno studioHa come guida per lo studentePremi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
There is another 1985, somewhere in the could-have-been, where dodos are regenerated in home-cloning kits and everyone is disappointed by the ending of Jane Eyre. But in this world there are policemen who can travel across time, a Welsh republic - and a woman called Thursday Next. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)823.92Literature English English fiction Modern Period 2000-Classificazione LCVotoMedia:
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Nel romanzo, Thursday Next viene incaricata di indagare sulla scomparsa del personaggio di Jane Eyre dal romanzo omonimo di Charlotte Brontë. Thursday scopre che il colpevole è Acheron Hades, un criminale che ha la capacità di entrare nei libri e manipolarne il contenuto. Thursday entra a sua volta nel libro per salvare Jane Eyre e impedire che Hades possa fare altri danni.
Il romanzo è una commistione di generi, che va dalla fantascienza alla letteratura classica, ed è noto per la sua inventiva e il suo umorismo. È diventato un cult tra gli appassionati di letteratura e ha dato il via a una serie di libri che esplorano ulteriormente l'universo creato da Fforde.
Il mondo creato da Jasper Fforde nella serie Thursday Next è un universo alternativo in cui la letteratura ha un ruolo centrale. I personaggi dei libri sono reali e possono interagire con il mondo reale, mentre i libri stessi sono oggetti di grande valore e importanza culturale. In questo universo, esiste una divisione speciale della polizia chiamata "SpecOps", che si occupa di mantenere l'ordine nei libri e prevenire eventuali interferenze da parte di criminali come Acheron Hades.
Il personaggio di Thursday Next è una figura affascinante, coraggiosa e intelligente, che si muove tra i due mondi con grande facilità. Nel corso della serie, Thursday affronta diverse sfide, che la portano a interagire con personaggi letterari famosi come Mr. Darcy di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen e il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas.
Il caso Jane Eyre è solo il primo libro della serie, che comprende ulteriori sei titoli. La serie è nota per la sua inventiva, l'umorismo e la grande attenzione per i dettagli letterari. Jasper Fforde è infatti un grande appassionato di letteratura e la sua serie è un omaggio alla grande tradizione letteraria inglese e mondiale.
In definitiva, il caso Jane Eyre è un romanzo originale e divertente, che ha dato il via a una serie di libri altrettanto interessanti e coinvolgenti. Se sei un appassionato di letteratura e di fantascienza, ti consiglio di dare uno sguardo a questa serie.