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Tales of Ordinary Madness di Charles…
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Tales of Ordinary Madness (originale 1972; edizione 2001)

di Charles Bukowski

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2,126187,639 (3.81)9
With Bukowski, the votes are still coming in. There seems to be no middle ground--people seem either to love him or hate him. Tales of his own life and doings are as wild and weird as the very stories he writes. In a sense, Bukowski was a legend in his time . . . a madman, a recluse, a lover . . . tender, vicious . . . never the same . . . these are exceptional stories that come pounding out of his violent and depraved life . . . horrible and holy, you cannot read them and ever come awaythe same again. Bukowski . . . "a professional disturber of the peace . . . laureate of Los Angeles netherworld [writes with] crazy romantic insistence that losers are less phony than winners, and with an angry compassion for the lost." --Jack Kroll,Newsweek "Bukowski's poems are extraordinarily vivid and often bitterly funny observations of people living on the very edge of oblivion. His poetry, in all it's glorious simplicity, was accessible the way poetry seldom is - a testament to his genius." --Nick Burton,PIF Magazine Charles Bukowski (1920-1994) published his first story when he was twenty-four and began writing poetry at the age of thirty-five. His first book of poetry was published in 1959; he went on to publish more than forty-five books of poetry and prose, including books published by City Lights Publishers such asNotes of a Dirty Old Man,More Notes of a Dirty Old Man,The Most Beautiful Woman in Town,Tales of Ordinary Madness,Portions from a Wine-Stained Notebook,The Bell Tolls for No One,andAbsence of the Hero.… (altro)
Utente:teresaemu
Titolo:Tales of Ordinary Madness
Autori:Charles Bukowski
Info:City Lights Publishers (2001), Paperback, 238 pages
Collezioni:La tua biblioteca
Voto:*****
Etichette:Nessuno

Informazioni sull'opera

Storie di ordinaria follia di Charles Bukowski (1972)

Aggiunto di recente dabiblioteca privata, dinacomi, Adamkleinman, tristeham, CLGrissom, WHambric, Leviticus, Zaubertrikk, dabens
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È difficile valutare dal punto di vista letterario questi racconti, nei quali vengono sovvertiti tutti i canoni compositivi e grafici tradizionali, in una ripetizione ossessiva di temi, situazioni ed eccessi che talora si sospetta volti soprattutto a stupire, provocare e scandalizzare; ma soprattutto è difficile scindere il giudizio qualitativo dell’opera da quello personale sull’autore, poiché ad essere oggetto del giudizio del lettore è essenzialmente lui, Charles Bukowski.
Persona o personaggio che sia, è Hank che emerge nel bene e nel male in ogni storia: Buk, detto “gambe di elefante, il fallito”, con la sua sete inestinguibile e i suoi furenti ardori sessuali, con il suo egocentrismo prepotente e il suo cinico pessimismo, con la sua fragilità, sensibilità e tenerezza celate dietro l’arroganza e l’irriverenza.
Qualcuno afferma di avere trovato divertente o appassionante la lettura di questi aneddoti, che sembrano concorrere alla realizzazione di una sorta di romanzo autobiografico composto da piccoli quadretti di vita. Personalmente invece ne ho tratto piuttosto angoscia, fastidio, irritazione e a volte pena. Perché dietro il cinismo scanzonato e lo sfoggio eccessivo e gratuito di volgarità, si percepisce un disagio profondo, un acuto malessere derivante dall’intolleranza non solo di qualunque disciplina, ma perfino di ogni più comune norma del vivere quotidiano.
La cupa visione del mondo e dell’umanità in B. è al contempo motivazione e giustificazione, cioè alibi, della sua scelta di vita, che lo relega negli strati sociali più reietti e trova nell’alcol e nel sesso sfrenato il solo antidoto contro la disperazione. Brevi momenti di oblio e unico rifugio da una realtà intollerabile, pur nella lucida consapevolezza di stare correndo in discesa la china verso l’autodistruzione, e anzi spesso compiacendosene.
A ben vedere, il suo atteggiamento è anche elitario e snobistico, per il fatto che vivere come un barbone per lui, a differenza della schiera di emarginati di cui si circonda, non è una necessità, ma una volontà affermata in spregio alle convenzioni e alle ipocrisie; uno sberleffo ai dettami di uno stile di vita che mirerebbe a inquadrare ogni individuo entro schemi prestabiliti. È vero che anche lui è un alcolizzato dedito alle scommesse sui cavalli e alle più sordide imprese, ma è anche uno scrittore affermato e quindi passibile di riscatto, come sappiamo essere poi avvenuto.
Lurido sporcaccione o ineguagliabile genio? Eroe tragico o astuto millantatore? Adorabile furfante o detestabile profittatore?
Quel che è certo è che di fronte a lui non si resta indifferenti e che il vecchio Hank è entrato nel mito. ( )
  Ginny_1807 | Aug 23, 2013 |
La biografia di Bukowski include due tentativi di lavorare come impiegato, dimissioni dal “posto fisso” a cinquant’anni suonati, “per non uscire di senno del tutto” e vari divorzi. Questi scarsi elementi ricorrono con ossessiva insistenza nella narrativa di Bukowski, più un romanzo a disordinate puntate che non racconti a sé, dove si alternano e si mischiano a personaggi e eventi di fantasia. “Rispetto alla tradizione letteraria americana si sente che Bukowski realizza uno scarto, ed è uno scarto significativo,” ha scritto Beniamino Placido su “la Repubblica”, aggiungendo: “in questa scrittura molto ‘letteraria’, ripetitiva, sostanzialmente prevedibile, Bukowski fa irruzione con una cosa nuova. La cosa nuova è lui stesso, Charles Bukowski. Lui che ha cinquant’anni (al tempo in cui scrive questi racconti, attorno al ’70), le tasche vuote, lo stomaco devastato, il sesso perennemente in furore; lui che soffre di emorragie e di insonnia; lui che ama il vecchio Hemingway; lui che passa le giornate cercando di racimolare qualche vincita alle corse dei cavalli; lui che ci sta per salutare adesso perché ha visto una gonna sollevarsi sulle gambe di una donna, lì su quella panchina del parco... Lui, Charles Bukowski, ‘forse un genio, forse un barbone’. Anzi, ‘io Charles Bukowski, detto gambe d’elefante, il fallito’, perché questi racconti sono sempre, rigorosamente in prima persona. E in presa diretta”. Un pazzo innamorato beffardo, tenero, candido, cinico, i cui racconti scaturiscono da esperienze dure, pagate tutte di persona, senza comodi alibi sociali e senza falsi pudori.
  impok | Dec 9, 2007 |
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35 livres cultes à lire au moins une fois dans sa vie
Quels sont les romans qu'il faut avoir lu absolument ? Un livre culte qui transcende, fait réfléchir, frissonner, rire ou pleurer… La littérature est indéniablement créatrice d’émotions. Si vous êtes adeptes des classiques, ces titres devraient vous plaire.
De temps en temps, il n'y a vraiment rien de mieux que de se poser devant un bon bouquin, et d'oublier un instant le monde réel. Mais si vous êtes une grosse lectrice ou un gros lecteur, et que vous avez épuisé le stock de votre bibliothèque personnelle, laissez-vous tenter par ces quelques classiques de la littérature.
 

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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Bukowski, Charlesautore primariotutte le edizioniconfermato
Chiarrello, GailA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Patton, WillNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato

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Titolo canonico
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Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
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Luoghi significativi
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Epigrafe
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Incipit
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Duke had this daughter, Lala, they named her, she was 4.
Citazioni
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Writing chooses you, you don't choose it.
You can steal my women but don't play with my whiskey.
I don't like drugstores, I don't like campus cafeterias, I don't like Shetland ponies and I don't like Disney land and I don't like motorcycle policemen and i don't like yogurt and I don't like the Beatles and Charley Chaplin and I don't like windowshades and that big blob of manic-depressive hair that falls over Bobby Kennedy's forehead. . . . jesus, jesus, I turned to the prof. — this guy's been printing me for ten years, hundreds of poems, and HE DOESN'T EVEN KNOW WHO I AM!
if you legalize pot the u.s. will be a little more comfortable, but not much better, a long as the courts and the jails and the laws are there, they are going to be used.
Ultime parole
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Nota di disambiguazione
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Do NOT combine with Erections, Ejaculations, Exhibitions, and General Tales of Ordinary Madness please.

Erections, Ejaculations, Exhibitions, and General Tales of Ordinary Madness was the original incarnation of a work that was later published as two separate books: The Most Beautiful Woman in Town and Tales of Ordinary Madness. The book Tales of Ordinary Madness only contains the second half of the original, while The Most Beautiful Woman in Town contains the first.
Redattore editoriale
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Elogi
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Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese (1)

With Bukowski, the votes are still coming in. There seems to be no middle ground--people seem either to love him or hate him. Tales of his own life and doings are as wild and weird as the very stories he writes. In a sense, Bukowski was a legend in his time . . . a madman, a recluse, a lover . . . tender, vicious . . . never the same . . . these are exceptional stories that come pounding out of his violent and depraved life . . . horrible and holy, you cannot read them and ever come awaythe same again. Bukowski . . . "a professional disturber of the peace . . . laureate of Los Angeles netherworld [writes with] crazy romantic insistence that losers are less phony than winners, and with an angry compassion for the lost." --Jack Kroll,Newsweek "Bukowski's poems are extraordinarily vivid and often bitterly funny observations of people living on the very edge of oblivion. His poetry, in all it's glorious simplicity, was accessible the way poetry seldom is - a testament to his genius." --Nick Burton,PIF Magazine Charles Bukowski (1920-1994) published his first story when he was twenty-four and began writing poetry at the age of thirty-five. His first book of poetry was published in 1959; he went on to publish more than forty-five books of poetry and prose, including books published by City Lights Publishers such asNotes of a Dirty Old Man,More Notes of a Dirty Old Man,The Most Beautiful Woman in Town,Tales of Ordinary Madness,Portions from a Wine-Stained Notebook,The Bell Tolls for No One,andAbsence of the Hero.

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