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Gaddabolario : duecentodiciannove parole dell'Ingegnere

di Paola Italia (A cura di)

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Il vocabolario folle di Carlo Emilio Gadda: un Pasticciaccio di 219 parole. In libreria a 50 anni dalla morte, il Gaddabolario, una sintesi del pensiero dell'ingegnere creatore di neologismi.

A cinquant’anni dalla morte ecco un sublime omaggio editoriale che avrebbe fatto sorridere anche Carlo Emilio Gadda, che in vita è stato fotografato sempre in pose seriose e accigliate. Duecentodiciannove parole scelte tra i fuochi d’artificio, i neologismi e le parole inventate da uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento hanno trovato posto in questo libro.
Il numero è tutt’altro che casuale: è il numero civico dove l’Ingegnere ambienta il suo “Pasticciaccio”. A raccoglierle ci hanno pensato un manipolo di studiosi delle sue opere, appassionati, discepoli post mortem. Una vertigine di termini alcuni onomatopeici, altri misteriosi e spiazzanti. Alberto Arbasino scrisse sulle peripezie linguistiche di Gadda: “Vocaboli dialettali e stranieri, termini scientifici e triviali, vezzi eruditi, definizioni tecniche, deformazioni, neologismi saporitissimi, stilemi personalissimi, omofonie-calembour, grotteschi ossimori, onomatopee sgangherate, tautologie barocche e brianzole, inimitabili invettive ipocondriache…".

Le trame di un pensiero complesso ma creativo
Vinta la “naturale” ritrosia per il suo stile il lettore può entrare nel meccanismo di costruzione di Gadda della proposizione, in uno stile che è alto quando deve distruggere e basso quando deve elogiare un personaggio. Parecchi citano le frasi di Gadda come fossero caramelle da snocciolare, ma inerpicarsi nelle sue trame è un’impresa ostica. Ai lettori meno attrezzati la conoscenza dei suoi libri, infatti, è arrivata di sponda soprattutto attraverso la trasposizione cinematografica e televisiva del Pasticciaccio. Ora l’editore Adelphi sta ripubblicando tutte le sue opere in una nuova veste e con una cura editoriale rinnovata. L’Ingegnere ne avrebbe sorriso, o forse come avrebbe scritto lui davanti a questo testo: “Altre pagine da peptonizzare”.
aggiunto da AntonioGallo | modificaAffaritaliani.it, Patrizio J Macci (Aug 16, 2023)
 

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Descrizione del libro
Il vocabolario folle di Carlo Emilio Gadda: un Pasticciaccio di 219 parole. In libreria a 50 anni dalla morte, il Gaddabolario, una sintesi del pensiero dell'ingegnere creatore di neologismi.

A cinquant'anni dalla morte ecco un sublime omaggio editoriale che avrebbe fatto sorridere anche Carlo Emilio Gadda, che in vita è stato fotografato sempre in pose seriose e accigliate. Duecentodiciannove parole scelte tra i fuochi d'artificio, i neologismi e le parole inventate da uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento hanno trovato posto in questo libro.
Il numero è tutt'altro che casuale: è il numero civico dove l'Ingegnere ambienta il suo “Pasticciaccio”. A raccoglierle ci hanno pensato un manipolo di studiosi delle sue opere, appassionati, discepoli post mortem. Una vertigine di termini alcuni onomatopeici, altri misteriosi e spiazzanti. Alberto Arbasino scrisse sulle peripezie linguistiche di Gadda: “Vocaboli dialettali e stranieri, termini scientifici e triviali, vezzi eruditi, definizioni tecniche, deformazioni, neologismi saporitissimi, stilemi personalissimi, omofonie-calembour, grotteschi ossimori, onomatopee sgangherate, tautologie barocche e brianzole, inimitabili invettive ipocondriache…".

Le trame di un pensiero complesso ma creativo
Vinta la “naturale” ritrosia per il suo stile il lettore può entrare nel meccanismo di costruzione di Gadda della proposizione, in uno stile che è alto quando deve distruggere e basso quando deve elogiare un personaggio. Parecchi citano le frasi di Gadda come fossero caramelle da snocciolare, ma inerpicarsi nelle sue trame è un'impresa ostica. Ai lettori meno attrezzati la conoscenza dei suoi libri, infatti, è arrivata di sponda soprattutto attraverso la trasposizione cinematografica e televisiva del Pasticciaccio. Ora l'editore Adelphi sta ripubblicando tutte le sue opere in una nuova veste e con una cura editoriale rinnovata. L'Ingegnere ne avrebbe sorriso, o forse come avrebbe scritto lui davanti a questo testo: “Altre pagine da peptonizzare”.
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