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Sto caricando le informazioni... The Magician: Colm Toibin (originale 2021; edizione 2021)di Colm Tóibín (Autore)
Informazioni sull'operaThe Magician di Colm Tóibín (2021)
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This dramatisation of Thomas Mann’s private and public life never quite convinces as biography or fiction Premi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
"The Magician opens at the turn of the twentieth century in a provincial German city where the young boy, Thomas Mann, grows up with a conservative, conventional father and a Brazilian mother, exotic and unpredictable, who will never fit in. He hides both his artistic aspirations and his homosexual desires from this father, and his sexuality from everyone. He longs for the charismatic, beautiful, rich, cultured young Jewish man, but marries his twin sister. He longs for a boy he sees on a beach in Venice and writes a novel about him. He has six children. He is the most successful novelist of his time. He wins the Nobel Prize and is expected to lead the condemnation of Hitler. His oldest daughter and son share lovers. They are leaders of Bohemianism and of the anti-Nazi movement. This stunning combination of German propriety and Bohemian revolution goes hand in hand for decades. We see the rise of Hitler, the forced exile of a swath of German writers and artists, Mann's narrow escape to America, his sojourn at Princeton, along with fellow exile Einstein, and his final move to LA in the late 40s where he presided over an astonishing community of writers, artists and musicians, including Brecht and Shoenberg, even as his children court tragedy. To call this a portrait of an artist is both reductive and true-it is a novel about a character and a family, fiercely engaged by the world, profoundly flawed, and as flamboyant as it's possible to be"-- Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)823.914Literature English English fiction Modern Period 1901-1999 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
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Un’altra impressione: sembra che Thomas Mann, secondo Toibin, voglia raggiungere la grandezza con l’ausilio della letteratura tralasciando così la parte artistica della creazione poetica, ma non credo che Thoma Mann sarebbe stato d’accordo.
Nel libro di Toibin manca effettivamente un approfondimento dei libri di Thomas Mann, stiamo scrivendo di un letterato, oppure parliamo della vita segreta di un autore e di come si è ispirato dal periodo storico e dalla sua famiglia?
Toibin puntualizza in maniera ossessiva (forse per vendere più libri?) l’ispirazione manniana dai culetti dei giovanotti: eccessivo e riduttivo per un grande autore.
“Invece I critici lessero nel rapporto tra l’artista e il ragazzo la rappresentazione del richiamo della morte e del fascino seducente della bellezza senza tempo così come apparivano in un’epoca di alienazione.”
(pagina 118)
Una puntualizzazione: Toibin cita il libro La montagna incantata col titolo La montagna magica. Stante il fatto che la traduzione in italiano è La montagna incantata e, per almeno una volta, condivido la scelta. La parola incantata suggerisce istantaneamente l’idea di qualcosa di sospeso, un momento di attesa ovvero quello che effettivamente traluce dal libro.
Toibin ritorna spesso sul tema del punto di vista di Thomas Mann rispetto al nazismo e la risposta più coerente col pensiero manniano la troviamo a pagina 237:
“Vogliono costruire un nuovo mondo - replicò Thomas – Io invece preferivo quello vecchio. Perciò non sarei di nessuna utilità per loro.”
Durante l’ascolto di un concerto:
“Thomas avrebbe voluto saper fare altrettanto come scrittore, trovare un tono o un contesto che andassero al di là di lui, che affondassero le radici in ciò che brillava e luccicava ed era visibile, anche se rimaneva sospesa sopra il mondo dei fatti, accedendo a un luogo dove spirito e sostanza potevano fondersi, separarsi e fondersi di nuovo.”
(pagina 381)
Ma alla fine, secondo Toibin, Thomas Mann era un ipocrita? ( )