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Sto caricando le informazioni... The Hummingbird: A Novel (originale 2019; edizione 2022)di Sandro Veronesi (Autore), Victor Vertunni (Narratore), Silvia Presente (Narratore), Kristin Atherton (Narratore), HarperAudio (Publisher)
Informazioni sull'operaIl colibrì di Sandro Veronesi (2019)
Spirituality (10) Sto caricando le informazioni...
Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. Bello daleggere ( ) Digitando la parola colibrì su google non c’è più traccia del piccolo uccello che rimane fermo volando, il romanzo di Veronesi ha preso il proscenio. È la fine di questo strano mese di agosto e inizio il libro con la solita diffidenza verso chi ha vinto tanto, anzi troppo e quel troppo mi inquieta. Anche il formato, inusuale e per certi profili scomodo non aiuta la lettura all’inizio. E poi che vuole questo Marco Carrera, oculista separato, innamorato di una donna che non lo ama, perché leggere la storia di un ragazzo che non cresce e poi cresce; forse perché ha un amico che porta la fama di menagramo, questo sarà piaciuto a compiacenti critici letterari e lettori della domenica? Poi leggo, sfoglio, e la vita di Marco si incrocia con la mia, anzi la vita di Marco Carrera diventa semplicemente una vita, come è la mia, come quella di tanti, con tanto dolore e la capacità di trovare la forza di andare avanti rimanendo fermi, ma sbattendo fortissimo le ali: come i colibrì. E allora la storia di Marco Carrera diventa quella di un uomo che ha perso la sorella; però anche qui Veronesi pone il problema lessicale, che significa aver perso qualcuno, in quale selva, labirinto, misterioso mondo abbiamo perso la persona cara? Perché trasformare il passaggio della morte in una perdita? Marco ragiona e noi ragioniamo con lui e lo accompagniamo nella malattia e nella morte dei genitori; nel rapporto incompiuto con l’unica donna della sua vita di cui lui sia stato innamorato; nell’impossibilità di recuperare un rapporto con il fratello per la profonda lesione creata con la morte della sorella; e la gioia per la nascita di Adele, la figlia; e le difficoltà per la separazione con la moglie, Marina, un’assistente di volo slovena. Marco combatte, batte forte le ali e poi in una pagina di vera letteratura riceve la telefonata che tutti aspettiamo perché non la vogliamo, quella più temuta di tutte, quella in cui un uomo ed una donna diventano Shakul, in ebraico, thaakil in arabo, vilomah, in sanscrito, charakammenos in greco, bruciati dalla morte, quella di un figlio. E Marco Carrera deve battere ancora più forte le ali perché deve rimanere fermo, perché intanto Adele gli ha lasciato una preziosa eredità, l’uomo del domani, Miraijin, la figlia avuta a 22 anni e per la quale lui è diventato padre, oltre che nonno. E a questo punto Marco Carrera si trasforma da padre in genitore unico, ha 51 anni, le ali del piccolo colibrì si sono fatte robuste, e se così non fosse così deve essere perché l’uomo del domani è il domani, nonostante sia una bambina, nonostante tutto questo infinito dolore. E la figura del dottor Carradori che consente a Marco Carrera di comunicare a Marina, ricoverata intanto in una clinica per una grave patologia neurologica, la morte della figlia è centrale come simbolo per un colibrì sa che le ali le deve battere da solo, ma che non è solo. E l’umanità di questo dottore che aiuta Marco Carrera a trovare la forza per andare avanti non solo per l’uomo del domani ma per sé stesso è un’altra lezione di Veronesi. Come quella sulle libertà, un’altra pagina di buona letteratura, in cui la confusione tra diritti e soprusi viene dileggiata, mortificata. E poi arriva il referto, carcinoma al pancreas e Marco Carrera chiede all’uomo di domani di dargli una buona morte, una morte dignitosa. E la ragazza, che è l’uomo del domani, gli organizza un rito pagano presso la vecchia casa di Bolgheri dove sono tutti presenti per salutare Marco Carrera, come nel film le invasioni barbariche. E io che ho sempre pensato di salutare tutti così sulla spiaggia di Velia, in una giornata di sole gentile, senza pensare che tra quelli che mi dovevano salutare ci sono quelli che ho salutato io, rimanendo fermo come un colibrì, sbattendo forte le ali, devo riconoscere che la scelta di fondo di leggere solo i classici, perché ho la stessa età in cui Marco Carrera è diventato nonno, e rischio di lasciare troppi libri indietro prima di quel referto, è sbagliata. Perché nella letteratura contemporanea c’è ancora spazio per un grandissimo libro.
‘Ik dacht over de dingen waarvan ik genoot in de trant van: wanneer ik sterf, zal dat verdwijnen. Mijn vrouw zou verdwijnen, mijn plezier en mijn schrijven zouden verdwijnen, álles zou verdwijnen als ik stierf. Dat was enorm egoïstisch. Ik dacht er niet aan dat mijn arme kinderen geen vader meer zouden hebben, ik dacht slechts aan mezélf zonder hen. Pijnlijk, dat was echt verachtelijk.’ Opvallend veel van zijn verhalen focussen op vaders en hun grote invloed op het leven van hun kinderen. Premi e riconoscimenti
Il colibrì è tra gli uccelli più piccoli al mondo; ha la capacità di rimanere quasi immobile, a mezz'aria, grazie a un frenetico e rapidissimo battito alare (dai 12 agli 80 battiti al secondo). La sua apparente immobilità è frutto piuttosto di un lavoro vorticoso, che gli consente anche, oltre alla stasi assoluta, prodezze di volo inimmaginabili per altri uccelli come volare all'indietro. Marco Carrera, il protagonista del nuovo romanzo di Sandro Veronesi, è il colibrì. La sua è una vita di perdite e di dolore; il suo passato sembra trascinarlo sempre più a fondo come un mulinello d'acqua. Eppure Marco Carrera non precipita: il suo è un movimento frenetico per rimanere saldo, fermo e, anzi, risalire, capace di straordinarie acrobazie esistenziali. Il colibrì è un romanzo sul dolore e sulla forza struggente della vita, Marco Carrera è - come il Pietro Paladini di "Caos Calmo" - un personaggio talmente vivo e palpitante che è destinato a diventare compagno di viaggio nella vita del lettore. E, intorno a Marco Carrera, Veronesi costruisce un mondo intero, una galleria di personaggi indimenticabili, un'architettura romanzesca perfetta come i meccanismi di un orologio, che si muove tra i primi anni '70 e il nostro futuro prossimo - nel quale, proprio grazie allo sforzo del colibrì, splenderà l'Uomo Nuovo. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)853.914Literature Italian and related languages Italian fiction 1900- 20th Century 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
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