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Sto caricando le informazioni... The Seven Deaths of Evelyn Hardcastle: A Novel (edizione 2018)di Stuart Turton (Autore)
Informazioni sull'operaLe sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton
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Premi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
Fiction.
Literature.
Mystery.
The Rules of Blackheath Evelyn Hardcastle will be murdered at 11:00 p.m. There are eight days, and eight witnesses for you to inhabit. We will only let you escape once you tell us the name of the killer. Understood? Then let's begin . . . Evelyn Hardcastle will die. Every day until Aiden Bishop can identify her killer and break the cycle. But every time the day begins again, Aiden wakes up in the body of a different guest. And some of his hosts are more helpful than others . . . The most inventive debut of the year twists together a mystery of such unexpected creativity it will leave listeners guessing until the very last second. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
Discussioni correntiNessunoCopertine popolari
Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)823.92Literature English English fiction Modern Period 2000-Classificazione LCVotoMedia:
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Iniziamo dalla struttura del romanzo, che, come forse avrete saputo, si ispira al Cluedo. Nonostante temessi di fare casino tra parecchi personaggi, linee temporali spezzate e luoghi diversi, in realtà la trama segue un filo logico ben preciso e non è difficile da seguire una volta entratə nel meccanismo.
L’elemento sovrannaturale, che permette alla trama di assumere la sua conformazione peculiare, mi è sembrato piazzato lì al solo fine di intrecciare i fatti e cercare di buttare fumo negli occhi di chi legge. Sì, verso la fine c’è una spiegazione di come il protagonista e gli altri due siano finiti lì, ma mi è sembrata una supercazzola: un po’ perché è la spiegazione più banale possibile per giustificare l’esistenza di un loop temporale, un po’ perché dobbiamo dare per scontato un sacco di cose.
E questo è un altro problema del libro: per gran parte delle sue cinquecento pagine tu accetti l’esistenza di tutta una serie di eventi irrazionali, o che cercano di avere una spiegazione razionale, o addirittura che – guarda un po’! - accadono nel momento e nel luogo giusto ed è snervante. Restituisce proprio una sensazione di artificiosità che mi ha impedito di interessarmi più di tanto a cosa accadeva.
Infine, come ciliegina sulla torta, abbiamo anche una certa grossolanità nel presentare i vari indizi. Allora, ho iniziato ad annoiarmi durante la lettura abbastanza presto e non ho manco provato a capire il mistero di Blackheath House perché volevo solo finire il libro il prima possibile, ma niente di quanto ho letto mi ha sorpreso. Turton ha piazzato ben in evidenza qualunque indizio importante – ma proprio ehi, sono qui, ricordati di me – e in parecchi punti ho anticipato di pagine cosa sarebbe accaduto (mi ricorderò di questo libro per l’avvelenamento meno discreto della storia).
A parer mio, Turton ha cercato di mischiare due generi – giallo e fantasy – finendo per non gestire bene nessuno dei due: ha provato a nascondere le mancanze complicando all’inverosimile la narrazione degli eventi, ma si è cacciato in un gioco artefatto che quasi non sembra nemmeno letterario, vista anche la scarsa caratterizzazione dei personaggi. Non è proprio valso il mio tempo. ( )