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Sto caricando le informazioni... Captain Underpants And The Preposterous Plight Of The Purple Potty People (originale 2006; edizione 2006)di Dav Pilkey
Informazioni sull'operaCaptain Underpants And The Preposterous Plight Of The Purple Potty People di Dav Pilkey (2006)
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Harold and George's time-traveling Purple Potty lands them in an alternate universe where everything seems delightful, but evil lurks just beneath the surface, and leads to a battle between Captain Underpants and his own evil twin. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)741.5The arts Graphic arts and decorative arts Drawing & drawings Cartoons, Caricatures, ComicsClassificazione LCVotoMedia:
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In questa storia il prode Capitan Mutanda, che tale diventa bevendo il supersucco, deve intervenire per togliere dai guai Giorgio e Carlo che, malgrado le raccomandazioni, si sono ficcati nei pasticci con un gabinetto chimico trasformato in una macchina del tempo, che invece di trasportarli, appunto, nel tempo, li trasporta in un universo parallelo dove, ma guarda un po’, tutto funziona a rovescio, i buoni sono cattivi e altre cose di questo genere mai sentite…
E chi vanno a incontrare in questo mondo Giorgio e Carlo? Casualmente i loro gemelli più che cattivissimi!!
Arriva Capitan Mutanda per salvare la situazione che, manco a dirlo, incontrerà anche lui il suo opposto cattivo, si scatenerà una battaglia senza esclusione di colpi in cui i buoni (dipende sempre dai punti di vista) sembrano soccombere alla cattivissima cattiveria di quel mondo opposto, ma… ecco che succede l’imprevedibile: i nonni si sono scolati un cartone di supersucco, si trasformano in ultranonni, piombano sui cattivi cattivissimi e rimettono tutto a posto a forza di supersberle, e tutto finisce bene? Non proprio, ma la colpa è dei ragazzini che subito si cacciano in un altro guaio da cui però gli ultranonni si guardano bene dall’intervenire per andare a farsi un po’ di comodacci loro…
Interessante storia da cui si possono trarre delle buone conclusioni, una è sicuramente che d’ora in poi guarderò bene i gabinetti chimici, prima di entrarci, per accertami della loro normalità, trovare un altro me stesso al contrario non è che mi attiri molto, sono già troppo io!
La seconda cosa è più che altro una riflessione: ma quando si ha a che fare con questi mondi paralleli chi è che decide qual è quello giusto? E se fossimo noi i contrari di qualcun altro? Chi decide cosa?
Grandi interrogativi che credo tali rimarranno… ( )