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Sto caricando le informazioni... Peter Pan (edizione 2014)di Regis Loisel, Nicolas Rossert (Traduttore)
Informazioni sull'operaPeter Pan di Regis Loisel (Author)
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Appartiene alle SerieLoisel, Peter Pan (1-6) Prequel (non seriale) di
Before he became Peter Pan, before his arrival to Neverland, he was a boy fighting for survival. Born into the harsh Dickensian London suburbs, an alcoholic mother leaving him in an almost-orphan state, Peter's only retreat from reality was the fantastical stories given to him by a friendly neighbour - allowing him to temporarily escape the darkness of the adult world. For the first time this six-volume series will be translated into English and collected in one omnibus edition. Loisel offers a unique take on a well-known tale that goes into a grim and dark world. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)741.5944The arts Graphic arts and decorative arts Drawing & drawings Cartoons, Caricatures, Comics Collections European France & MonacoClassificazione LCVotoMedia:
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Recensione del 16 aprile 2021
Termino di rileggere il Peter Pan di Loisel il 16 aprile del 2021. Dopo nove anni, tutto è cambiato, sono stravolto, orfano, imputato, solo, arrancante. L’eterno ragazzo prodigio, talento mai espresso si trova nella sua torre d’avorio a gestire cose non sue, alla stregua di un colono israeliano, mentre il mondo si eclissa nel buio di una pandemia. Nessuna avrebbe mai potuto neanche immaginare quanto poi sarebbe accaduto, ed è con questo spirito che con una certa difficoltà mi riapproccio al Peter Pan di Loisel. Rimane l’impressione di un lavoro importante, facilitato dalla qualità dell’edizione, dalla foliazione, dalla carta, tutti elementi imprescindibili per dare sostanza alla forma, a far risaltare la forza del disegno. Che integra una storia bellissima, quella di un ragazzino di Londra con una madre alcolizzata che si trova improvvisamente a combattere su un’isola fantastica, battaglie fantastiche. Il capolavoro di Barrie viene inquadrato da un angolo visuale diverso, e il risultato è, oggettivamente, molto ma molto differente dall’originale. La vena di tristezza non è nell’assenza della madre, ma nel ricordo delle miserie della madre stessa, il mondo degli adulti viene reso per quello che è, nella sua essenzialità. E poi Capitan Uncino, e Spugna, e Campanellino, non c’è nulla da fare andare nell’isola che non c’è è sempre un’esperienza fantastica. ( )