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Sto caricando le informazioni... L'arte Della Gioia (originale 1998; edizione 2008)di Goliarda Sapienza
Informazioni sull'operaL'arte della gioia di Goliarda SAPIENZA (Author) (1998)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. L’arte della gioia è un romanzo sul quale è difficile scrivere una recensione perché il suo più grande pregio è, a parer mio, anche il suo peggior difetto (anche se, devo ammettere, ce ne fossero di difetti così!). Goliarda Sapienza, infatti, ha scritto un romanzo popolare incentrato su tematiche femministe che, perlomeno in Italia e per quel che ho potuto constatare negli ultimi anni, di popolare non hanno niente, visto che sembrano sorprendentemente lontane dalla cultura di massa (penso a fiction italiane, programmi televisivi, letteratura d’evasione, e via dicendo). Sono rimasta molto colpita da questo aspetto: pensavo che avrei letto un romanzo mainstream e invece mi sono ritrovata tra le mani un libro che grondava melodramma e ha messo a dura prova la mia sospensione dell’incredulità in più punti. Tuttavia, per quanto questo possa essere stato fastidioso, non ho potuto fare a meno di apprezzare il lavoro di Sapienza, il suo essere riuscita a portare il femminismo in una storia popolare, accessibile e godibile per chiunque. È assai probabile che, se “trafficate” abitualmente con il femminismo, L’arte della gioia non vi riservi rivelazioni o vi scateni chissà quale riflessioni inedita: anzi, la filosofia della differenza che vi aleggia oggi ci sembra superata. Però non si può fare a meno di tifare per Modesta, anticonvenzionale fin dal nome con un deciso adieu al nomen omen. Sarebbe bello, per la popolarità e la diffusione che hanno ultimamente, se qualcuno facesse de L’arte della gioia una serie televisiva: è un testo che si presterebbe molto bene a questo tipo di trasposizione e così si riuscirebbe a farlo uscire dalla cerchia molto intellettuale alla quale mi sembra sia stato “condannato”. Spero solo che un’eventuale trasposizione non venga affidata a emittenti dagli eccessi di pudore facili (*cough* Rai *cough*): Modesta oggi sarebbe più scandalosa che mai e di certo non se ne starebbe tremebonda ad aspettare il discorso redentore di Don Matteo... nessuna recensione | aggiungi una recensione
L'arte della gioia ©· un libro postumo: giaceva da vent'anni abbandonato in una cassapanca e, dopo essere stato rifiutato da molti editori, venne stampato in pochi esemplari da Stampa Alternativa nel 1998. Ma soltanto quando usc©Ơ in Francia ricevette il giusto riconoscimento. Nel romanzo tutto ruota intorno alla figura di Modesta: una donna vitale e scomoda, potentemente immorale secondo la morale comune. Una donna siciliana in cui si fondono carnalit© e intelletto. Modesta nasce in una casa povera ma fin dall'inizio ©· consapevole di essere destinata a una vita che va oltre i confini del suo villaggio. Ancora ragazzina ©· mandata in un convento e successivamente in una casa di nobili dove, grazie al suo talento e alla sua intelligenza, riesce a convertirsi in aristocratica attraverso un matrimonio di convenienza. Tutto ci©ø senza smettere di sedurre uomini e donne di ogni tipo. Amica generosa, madre affettuosa, amante sensuale: Modesta ©· una donna capace di scombinare ogni regola del gioco pur di godere del vero piacere, sfidando la cultura patriarcale, fascista, mafiosa e oppressiva in cui vive. L'arte della gioia ©· l'opera scandalo di una scrittrice. © un'autobiografia immaginaria. © un romanzo d'avventura. © un romanzo di formazione. Ed ©· anche un romanzo erotico, e politico, e psicologico. Insomma, ©· un romanzo indefinibile, che conquista e sconvolge. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)853.914Literature Italian and related languages Italian fiction 1900- 20th Century 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
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E' un romanzo di formazione, uno spaccato di vita ed anche un affresco storico e politico dell'Italia della prima metà del '900, ma soprattutto è la storia di Modesta. Modesta (nomen omen) che giganteggia sulle pagine e non lascia spazio per nient'altro: può essere assassina spietata e madre devota, amante spregiudicata e rispettabile capofamiglia, cinica ed idealista. Uno nessuno e centomila di Pirandelliana memoria quindi? No, solo una donna affamata di vita e di libertà.
E' un libro che inizia "col botto" e che per più di metà tiene desta la nostra attenzione con una girandola di incontri ed avvenimenti. Poi purtroppo dall'ascesa del fascismo in poi si fa più statico e politicizzato; troppo spesso la voce dell'autrice sembra parlare per bocca dei suoi personaggi ed i dialoghi assumono un tono didascalico e a volte quasi pedante, da comiizio elettorale.
L'impianto narrativo è classico nell'impostazione ma sperimentale nella forma, con continui cambi dalla prima alla terza persona e luoghi e tempi confusi e sfumati; personalmente non ho apprezzato perché rendono la scrittura poco fluida, ma capisco i motivi dietro queste scelte di stile.
In conclusione come valutare un romanzo così fuori dal comune? Prenderò a prestito una frase della postfazione e mi limiterò a dire che L'arte della gioia è qualcosa di più e anche di meno di un libro bello, è un libro memorabile. ( )